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Custodiscono il Mistero
Ciao, sono Davide. Ci siamo visti prima, allo spettacolo.
Primo, volevo salutarti perchè non ti ho più vista. Secondo, volevo dirti questo: ho pianto dall'inizio alla fine. Ho pianto e non riuscivo a dire niente.
Perchè qualsiasi parola non era sufficiente a spiegare quello che stavo vedendo. Oggi ho visto Dio. E non è sentimentale. Era vero. Ed era in loro e con loro. Ho visto una ragazza di vent'anni disabile, di una bellezza infinita, che provava a interpretare una donna che ama un uomo. Capisci? Ed era tanto bella che d'istinto ho detto: eccoti! e Ti ringrazio, perchè ciò che vedo sei Tu. Con gli educatori, spaziali!
Ho capito che il loro lavoro, il vostro lavoro, si avvicina così tanto a quell'amore di cui ho bisogno. Fate un lavoro eccezionale. Siete il Suo braccio, la Sua gamba, siete la Sua forza. Siete più di tutti incastrati nella Sua carità.
E poi questo: ad un certo punto un ragazzo, Thomas, mi ferma e mi chiede chi sono e da dove vengo. E poi mi dice che lui è di Gavirate ma è nato a Varese. Anche io, gli dico. Si illumina e mi chiede in che Ospedale. Del Ponte, dico. Anche lui! E allora mi chiede: quando? E vien fuori che lui è nato due anni e un mese prima di me. E mi dice: è un peccato che non ci siamo incrociati per due anni e un mese! E continua: ti ricordi quando sei nato? avevi la barba e gli occhiali? Io gli dico: no, non li avevo. E mi dice: "quando sei nato non avevi la barba e gli occhiali ma ora ce li hai; anche io non sono nato così", mentre guardava la sedia a rotelle, "quando siamo nati tu non sapevi che avresti fatto il fotografo e io non sapevo che avrei fatto l'attore". E poi mi chiede: "oh, che cos'hai?". "Perchè?". "Perchè sembri strano". No, no, gli ho detto. Non sono strano, ma improvvisamente ho capito tutto. E sono tanto felice. È per questo che piango. Ecco, volevo raccontartelo. E pregarti di fare il tuo lavoro al meglio. Perchè quei ragazzi, che siano in sedia a rotelle, che siano matti, con le loro fisse custodiscono più di tutti noi il destino buono che mi ha voluto qui. Custodiscono nella loro carne così debole, tutta la potenza del mistero.
Custodiscono il Mistero.